Giro d’Italia n. 100

Ciao Amici

Benvenuti in questo mio spazio.

Ho deciso di raccontarvi direttamente ciò che io vedo e penso di questo meraviglioso viaggio che sarà il Giro d’Italia giunto alla centesima edizione.

Mi permetto di aprirmi un po’ a voi, raccontandovi quale profondo sentimento mi leghi a questa meravigliosa corsa a tappe…

Avevo 6 anni quando ho fatto la prima gara in bicicletta, chi mi portava a pedalare era mio padre, Vivaldo, sotto forma di gioco mi sfidava negli sprint… nessuno dei due immaginava che un giorno avrei vinto 42 tappe al Giro d’Italia, ma credo che mio padre avesse intuito che dentro quel bambino seduto sulla bici , ci fosse un piccolo guerriero con le idee già molto chiare.

Da lì a poco quel bimbetto avrebbe avuto un solo obbiettivo… battere tutti allo sprint.

Fu folgorante in me, l’immagine di quei ciclisti che vidi uscire dal tunnel della galleria di San Giuliano… era un Giro d’Italia ma non ricordo l’anno e la tappa era una cronometro individuale.

Mi sembravano marziani.

Dal buio della galleria si materializzavano atleti fantastici… con biciclette bellissime e body in seta (all’epoca la lycra non esisteva) ed io colpito da quel luccichio delle ruote e delle cromature illuminate dai raggi del sole.

Decisi !!!!

In quel momento decisi che volevo diventare uno di loro… anzi più forte di loro…

Mio fratello Cesare più grande di me di 9 anni era lì che preparava la valigia… questo oggetto a me sconosciuto la valigia… chi avrebbe mai pensato che sarebbe stato così fondamentale nella mia vita?

cari amici… voi non immaginate ma per un ciclista la propria valigia è un po’ come casa!

in quel pomeriggio io osservavo e sognavo che un giorno avrei preparato anch’io quella valigia per andare al Giro d’Italia……..

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11 commenti

  1. Maila Famiglietti dice: Rispondi

    Sei il numero uno!
    Maila

  2. sei un esempio sportivo…soprattutto sei la memoria storica di un periodo bellissimo…forse il più intenso e leggero che il ciclismo abbia mai vissuto…

  3. Purtroppo il ciclismo non è stato il mio sport.Ci sono arrivato a 40 anni.Ed ora lo capisco…ed realizzo gli sforzi ed i sacrifici che rendono questo sport affascinante.Tutto grazie a persone del vostro spessore.Spero di incrociarti sulle strade…..Claudino,Matraia….Lucca.

  4. Ho da sempre guardato mio padre con perplessità quando si piazzava davanti alla tv per seguire il Giro d’ Italia…. Poi un giorno, qualche anno fa, ho assistito di persona al passaggio di una tappa….. Mi sono emozionata davvero! In quel gruppone colorato c’ eri anche tu, il Re Leone …..NON VI HO PIÙ ABBANDONATI! GRANDE MARIO

  5. I tuoi sprint come lampi a ciel sereno,insieme alle grandi imprese di Marco mi hanno dato la passione che covava in me da piccolo,mi hanno indotto a spendere soldi che non ho per ogni tipo di bici che possa essere rimessa in strada,anche dai secchi della spazzatura..Sei stato un grande compione è sei un grande uomo Mario..Buon giro anche a te..Un abbraccio..Giuseppe

  6. Re leone,quante emozioni mi hai dato,sia nel ciclismo che nella vita,sn il tuo sosia italiano,la gente mi fermava x strada convinta che io fossi te!che questo centesimo giro possa ancora regalare a tanti bimbi quel sogno che x te e’ realta’,e li avvicini a questo fantastico sport!grande Mario

  7. Salute per Te! Auguro buon giro!

  8. Grandissimo Mario …il nostro campione
    Fabiola

  9. Grazie ai tuoi sprint mi sono appassionata a questo fantastico sport…spero di vederti a Milano

  10. Non sei solo riuscito a coronare il tuo sogno ma hai lasciato un’impronta indelebile in questo sport …. hai trasformato il ciclismo sia dal punto di vista della preparazione delle volate e del look dei corridori…. per non parlare delle vittorie … su generazioni di campioni e che campioni,
    che si alternavano a sfidarti… e che puntualmente battevi…. Un fuoriclasse !!!
    Grande Mario

  11. Lele Saraceno dice: Rispondi

    Direi che che ci sei riuscito al meglio a realizzare il tuo sogno.
    Lele

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